Falconidi

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I Falconidi non uccidono con gli artigli, ma con il forte becco dentellato superiormente. Il loro becco non solo è più largo e più robusto di quello degli Accipitriformi, ma è caratterizzato in particolare dal cosiddetto «dente di falco», una sporgenza sul ramo superiore che s'inserisce perfettamente in un sottostante incavo del ramo inferiore, con corrispondente intaccatura nella mandibola. Il colpo del becco, che di solito è immediatamente mortale, mira alle vertebre del collo. La separazione delle vertebre in questo punto è sufficiente per paralizzare e stordire all'istante la vittima. I Falconidi cacciano volando velocemente o reggendosi immobili nell'aria; perciò hanno un tronco assai slanciato, lunghe ali appuntite e una lunga e stretta coda. Con rapide, vigorose e non molto ampie battute delle ali sfrecciano fulminei, raggiungendo velocità stupefacenti e piombano come furie sulle loro vittime. In libertà nessun Falconide accetterebbe carogne. Si nutrono di prede appena catturate e abbattute da loro stessi. Ma non tutti catturano soltanto in volo ed esclusivamente animali che passano in volo. Come già accennato, fra loro esistono anche cacciatori che stanno in agguato, reggendosi immobili nell'aria, per catturare la loro preda, topi e insetti, a terra. I Falconidi non sono capaci di costruire nidi. Occupano invece vecchi nidi abbandonati da altri uccelli o depongono le loro uova sulla roccia nuda. Né sono in grado di riparare in qualche modo il vecchio nido che occupano. Senza esitare depongono le uova anche in nidi già mezzo sfasciati; di conseguenza le perdite di covate sono rilevanti. Inoltre, soprattutto durante la cerimonia della consegna, cioè quando il maschio consegna alla femmina la preda catturata per nutrire la prole, fanno un tale baccano nei pressi del nido che i numerosi nemici umani scoprono ben presto la camera dei piccoli. Come in quasi tutti gli uccelli cacciatori, anche nei Falconidi è presente il dimorfismo sessuale e le femmine sono in genere molto più grandi dei maschi e catturano anche animali corrispondentemente più grossi. Così la femmina abbatte soprattutto piccioni e pernici, mentre il maschio cattura solo storni e tordi.