Gheppio
Falco tinnunculus
Ordine |
Falconiformi |
Famiglia |
Falconidi |
Sottofamiglia |
Falconinae |
Genere |
Falco * |
(*) Falco è un genere di uccelli rapaci della famiglia dei Falconidi diffusi in tutto il globo. È l'unico genere della sottofamiglia Falconinae. I cosiddetti falchi «nobili» (falchi pellegrini, i falchi lodolai, i falchi della regina e gli smerigli) sono superiori a tutti gli altri animali sia per la velocità che possono raggiungere in volo; I falchi «libratori», (gheppi, i falchi grigi e i falchi cuculi), al contrario catturano la preda a terra, dopo aver perlustrato il territorio librandosi immobili nell'aria.
Caratteri distintivi:
Lunghezza 32-39 cm; apertura alare 65-80 cm. Piuttosto piccolo, con ali lunghe e appuntite e coda lunga. Fa abitualmente lo "spirito santo". Il maschio ha parti superiori castane punteggiate di nero e parti inferiori beige striate di nero. Testa, groppone e coda neri; coda con larga banda subterminale nera e punta bianca e stretta. La femmina ha parti superiori rossastro bruno barrate di nero; remiganti scure e coda barrata per l’intera lunghezza; parti inferiori più scure e più striate che nel maschio, con più barre sotto l’ala. Si posa su alberi, pali, edifici, rocce, ecc.; perlustra il terreno in volo stazionario a "spirito santo".
Alimentazione: Avvista la preda in volo stazionario a "spirito santo". Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, in particolare arvicole, e, in minor misura, di uccelli.
Distribuzione e habitat:
Residente e visitatore estivo comune.
Habitat: Frequenta un’ampia varietà di habitat come città con sufficienti spazi aperti, aree coltivate ben alberate, brughiere, ericeti, praterie, savane, parchi.
Riproduzione: Il corteggiamento, che avviene a fine marzo o ai primi d'aprile, consiste in una serie di volteggiamenti che il maschio compie attorno alla femmina appollaiata. Nel corso di queste evoluzioni, esegue tre o quattro battiti d'ali, seguiti da una planata e ripetuti come un rito; tutto questo sempre accompagnato dal suo richiamo «ki-ki-ki». Tutte le volte che si avvicina alla femmina, non le si accosta ma le ronza intorno, poi, interrompendo la sua discesa, si rialza in volo bruscamente e riprende a volteggiare. A volte anche la femmina si innalza in volo mentre il maschio continua le sue esibizioni. I gheppi non costruiscono un nido proprio, e le loro 4-6 uova bianche macchiate di rosso-bruno sono deposte a intervalli di due giorni nei nidi abbandonati di grandi uccelli come le cornacchie, nelle crepe dei muri delle case, nei cornicioni, in luoghi scoscesi o nelle cavità degli alberi. Generalmente è la femmina che cova, mentre il maschio provvede al cibo, anche se talvolta si scambiano le mansioni. La schiusa avviene dopo un mese ed i piccoli continuano ad essere imbeccati dalla madre mentre il maschio procura il nutrimento. I giovani sono in grado di volare dopo circa quattro settimane, ma continuano ugualmente ad essere alimentati per un altro po' di tempo. Quando lasciano definitivamente il nido, questo è letteralmente ricolmo di pallottoline rigurgitate.